Dermografo professionale per il trucco permanente: cosa dice la normativa

Se stai pensando di avviare un’attività di trucco permanente, ti starai chiedendo cosa serve per aprire uno studio o specializzarti in questo genere di trattamenti. Oltre all’abilitazione per il trucco permanente e altri aspetti burocratici di cui ti avevamo già parlato in questo articolo, esiste una normativa che definisce l’attrezzatura consentita per eseguire il trucco permanente.

Nel decreto interministeriale n. 206 del 15 ottobre 2015, il Ministero della Salute ha regolamentato l’uso e le caratteristiche del dermografo professionale per il trucco permanente. Vediamo di che si tratta.

Caratteristiche tecniche del dermografo per micropigmentazione

Il trucco permanente viene realizzato con l’uso del dermografo professionale: un dispositivo impiegato per la micropigmentazione della pelle. Ti avevamo già parlato degli aspetti da prendere in considerazione per la scelta del dermografo, approfondiamo ora i dettagli contenuti nel decreto. Il Ministero della Salute stabilisce le caratteristiche che il dermografo deve avere per essere conforme all’utilizzo.

Partiamo dalla definizione tecnica. Secondo le linee guida ministeriali, il dermografo per trucco permanente è un manipolo elettromeccanico alimentato a corrente, a batteria o ad aria compressa. Azionando uno o più aghi, il dispositivo raccoglie il pigmento contenuto nel serbatoio e lo rilascia sotto la pelle, con un movimento continuo e regolabile.

La normativa prevede che il dermografo professionale sia dotato di Certificazione CE e di comandi che permettano di regolare potenza, frequenza e profondità di penetrazione degli aghi. Gli apparecchi alimentati a corrente devono rispettare i valori di voltaggio entro i quali è garantita la sicurezza per l’uomo e prevedere sistemi di isolamento adeguati a ridurre i rischi di utilizzo.

Cos’è e come funziona la micropigmentazione

Secondo le direttive del Ministero, la micropigmentazione (o dermopigmentazione) è una tecnica impiegata a scopo estetico per la correzione di inestetismi del viso, del corpo o per la copertura di cicatrici causate da incidenti e interventi chirurgici.

Viene eseguita con l’uso di un applicatore sterile (l’ago), che trasferisce nell’epidermide una piccola quantità di pigmento. A differenza del tatuaggio tradizionale, la dermopigmentazione non è permanente. La durata del trattamento è variabile, in genere si esaurisce nell’arco di alcuni mesi. I pigmenti, infatti, sono bioriassorbibili e vengono eliminati dal naturale ricambio dei tessuti della pelle.

Chi può usare il dermografo per micropigmentazione

Il decreto specifica che il trucco permanente può essere eseguito soltanto da operatori estetici adeguatamente formati e autorizzati a eseguire la dermopigmentazione. Per l’uso del dermografo per trucco permanente occorre quindi la qualifica di dermopigmentista, che si ottiene frequentando un corso di dermopigmentazione riconosciuto dall’Asl.

Altre indicazioni per l’esecuzione del trucco permanente

Oltre alle direttive viste fin qui, il documento ministeriale fornisce ulteriori indicazioni per la realizzazione del trucco permanente. Stabilisce il divieto di eseguire la dermopigmentazione sui minori non accompagnati dai genitori e l’obbligo di informare adeguatamente il cliente prima del trattamento. Rende obbligatorio l’utilizzo di aghi e lame monouso, guanti usa e getta, mascherine protettive e cuffie per capelli, oltre all’adeguata sterilizzazione dell’attrezzatura per il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Se hai letto fin qui, ora sai cosa prevede la normativa e puoi muoverti con più sicurezza. Il prossimo passo è dare un’occhiata ai prodotti necessari per avviare la tua attività di trucco permanente. Non ti resta che fare un salto sul nostro store!