Sottotono della pelle e PMU: cosa considerare per non sbagliare pigmento

L'arte del trucco permanente raggiunge l'eccellenza solo quando i colori utilizzati si armonizzano perfettamente con quelli naturali di ogni cliente. Scegliere un pigmento solo in base alla tonalità apparente può portare a esiti imprevisti. Il vero segreto sta nel valutare il sottotono della pelle: un elemento invisibile ma decisivo per risultati professionali. Qui ti sveliamo perché riconoscere i sottotoni è fondamentale nella dermopigmentazione.

Sottotono vs tonalità

Ogni dermopigmentista o professionista dell'estetica sa che la conoscenza della pelle va oltre la sua osservazione esteriore. Per una corretta interpretazione delle esigenze, è essenziale distinguere tra tonalità e sottotono.

La tonalità si riferisce al colore superficiale della pelle (chiaro, medio, scuro) ed è variabile, influenzato soprattutto dall'esposizione solare o da condizioni cutanee particolari. Il sottotono, al contrario, è la sfumatura di base, sottile e intrinseca, che si trova sotto la superficie della pelle e non cambia mai. Questa sfumatura perenne è la chiave della teoria del colore nel PMU.

Come identificare correttamente il sottotono

I sottotoni si dividono in tre categorie principali: sottotono caldo (sfumature gialle, dorate o pesca), sottotono freddo (velature blu, rosa o rosse) e sottotono neutro (un equilibrio tra i due, talvolta con una componente olivastra).

Il sottotono della pelle agisce come un filtro naturale che, mescolandosi al pigmento impiantato, ne determina l'aspetto finale e il modo in cui sbiadisce.
Scegliere un colore PMU che non si allinea al sottotono è la causa principale del viraggio cromatico: il pigmento appare cenere o grigiastro su un sottotono caldo, o, al contrario, assume tonalità rosse o aranciate su un sottotono freddo.

Per un'analisi professionale e affidabile durante la consulenza nel tuo centro estetico, è fondamentale utilizzare più di un metodo di valutazione:

1. Il test delle vene
Osservare le vene all'interno del polso è il metodo più rapido. Vene che appaiono prevalentemente blu o viola indicano un sottotono freddo. Vene tendenti al verde suggeriscono un sottotono caldo. Se le vene sono di un colore intermedio, tra il blu e il verde, è probabile si tratti di un sottotono neutro.

2. Il test dei gioielli
Chiedi alla cliente se preferisce l'oro o l'argento. Generalmente, i gioielli d'oro esaltano i toni dorati della pelle, indicando un sottotono caldo. L'argento, invece, si abbina meglio alle tonalità rosate e bluastre di chi ha un sottotono freddo. Chi sta bene con entrambi i metalli, ha probabilmente un sottotono neutro.

3. Il test del tessuto bianco
Tenere un panno di cotone bianco puro vicino al viso della cliente elimina le distrazioni cromatiche. Se la pelle appare giallastra o color pesca, abbiamo un sottotono caldo. Se è rosata o bluastra, il sottotono è freddo. Se non si notano grandi cambiamenti, è neutro.

Pigmenti per ogni sottotono

Una volta stabilito il sottotono, si può procedere alla selezione precisa del pigmento.

 Sottotono caldo
Per le sopracciglia, si prediligono pigmenti marroni con una base dorata o miele. Per le labbra, si opta per rossi caldi, corallo e pesca. L'eyeliner può essere intensificato con sfumature marroni o bronzo.

 Sottotono freddo
Per le sopracciglia, si scelgono marroni più freddi, taupe o cenere. Sulle labbra, sono ideali i rosa freddi, i rossi con base bluastra o i colori bacca. L'eyeliner nero o antracite è la scelta più valorizzante.

 Sottotono neutro
C’è più versatilità: per le sopracciglia si possono usare marroni neutri, né troppo caldi né troppo freddi. Sulle labbra si opta per tonalità intermedie, mentre per l’eyeliner sono adatti sia il marrone che il nero.

Ovviamente, la realtà non è sempre così netta. Alcune clienti presentano caratteristiche di entrambi i sottotoni (sottotoni misti). In questi casi, la soluzione è creare una tonalità personalizzata e bilanciata, evitando sempre i colori estremi.

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Riassumendo:

 Il sottotono è la sfumatura di base della pelle, distinta dalla tonalità superficiale che è variabile

 Il sottotono agisce come un filtro naturale ed è la causa principale del viraggio del pigmento, se questo non è ben bilanciato

 Per identificare il sottotono, si consiglia di applicare più test di valutazione, come l'osservazione delle vene, il test dei gioielli e il test del tessuto bianco

 Nella selezione del pigmento bisogna considerare che i sottotoni caldi richiedono basi dorate/rosse, i sottotoni freddi necessitano di toni cenere/bluastri, mentre i neutri godono di maggiore versatilità

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