Trucco permanente per pelli sensibili: cosa fare prima, durante e dopo il trattamento

A una cute soggetta a rossori e desquamazioni l’ultima cosa che raccomanderesti è fare un trattamento di microblading o dermopigmentazione, vero? Eppure il trucco permanente è indicato anche per le pelli più sensibili, basta solo adottare qualche piccola accortezza prima, durante e dopo la seduta. Scopri come comportarti in questi casi!

Pre-trattamento

Partiamo dall’inizio.
Un/una cliente ti telefona o entra nel tuo centro estetico per prendere un appuntamento di PMU. Cosa fai? La prima cosa da chiedere è se la sua pelle è soggetta a inestetismi o se soffre di qualche malattia specifica. Alcune patologie della cute non sono visibili a occhio nudo oppure possono presentarsi solo in condizioni particolari, quindi meglio saperlo per tempo e non rischiare.

Se il problema è di natura clinica, è sempre consigliabile confrontarsi con il parere di un medico prima di acconsentire al trattamento.
Se invece si tratta solo di sensibilità e arrossamento si può procedere, ma non prima di aver dato al/alla cliente alcune indicazioni operative (che in realtà valgono come regole generali del pre-PMU).

Nei giorni precedenti alla seduta, sarebbe meglio evitare l’esposizione prolungata a sole e lampade UV. La pelle scottata o abbronzata è più delicata e il suo colore alterato potrebbe influire sul risultato finale del trattamento. Anche l’irritazione da laser e luce pulsata è nemica del trucco permanente, quindi è preferibile rimandare entrambi di qualche settimana.
Nelle 24 ore immediatamente precedenti alla dermopigmentazione o al microblading, invece, è meglio non assumere alcol e medicinali antinfiammatori e anticoagulanti, perché potrebbero aumentare la sensibilità della pelle e causare sanguinamento.

Al contrario, è fondamentale idratarsi e idratare la cute per renderla più morbida ed elastica. Quindi, a una settimana dalla seduta, via libera a detersione, peeling e impacchi.
Anche il sonno non è da sottovalutare, anzi è importantissimo limitare l’affaticamento fisico e mentale e arrivare il più possibile riposati il giorno dell’appuntamento.

Durante la seduta

E da estetista cosa puoi fare per limitare fastidi o danni più gravi a una cute già sensibile?
Come sai, nella dermopigmentazione e nel microblading si utilizzano veri e propri aghi e lame, che incidono superficialmente la pelle e depositano i pigmenti. Ovviamente, è imprescindibile (anche per legge) che i colori siano certificati REACH e che gli strumenti utilizzati siano sterili e ben disinfettati.

In quanto dermopigmentista professionista, ci sono però altri accorgimenti che puoi adottare.
Se devi eseguire un trattamento sopracciglia, per esempio, puoi consigliare il microshading al posto del microblading. Gli aghi utilizzati sono gli stessi ma, anziché usare la tecnica pelo a pelo, si disegnano dei piccoli punti di colore per creare un effetto sfumato. Grazie a questo tipo di applicazione, la pelle sarà sottoposta a meno stress e la guarigione risulterà più rapida.

Anche la chimica viene in tuo soccorso, con saponi e mousse appositamente creati per alleviare fastidi e rossori prima, durante e dopo il trattamento. Come la nuova formula 100% Made in Italy del Dormouse Green Soap. Questo detergente pronto all'uso è specifico per la pulizia della cute dai residui di colore per tatuaggio e PMU. Spruzzando il prodotto diluito con il 20% di acqua, puoi lavare delicatamente anche le pelli più sensibili. Dalla piacevole profumazione di menta fresca, è già disponibile sul nostro store in due formati, 500ml e 1000ml.

Post-trattamento

E dopo la seduta che si fa?
L’aftercare è importante tanto quanto la preparazione (se non di più) e va fatto con una cura ancora maggiore, se la pelle è particolarmente sensibile. Ci sono diverse precauzioni da prendere per facilitare la guarigione e scampare a ogni pericolo di infezione.

Nel primo giorno dopo il trattamento, raccomanda una pulizia frequente e un’asciugatura delicata, senza strofinamento. Anche per il post, poi, luce diretta e calore sono vietati, perché porterebbero il colore a schiarire molto più velocemente, oltre che a una sudorazione eccessiva.
Un altra cosa che i/le clienti non dovrebbero fare è andare al mare o in piscina per i primi 10 giorni dopo la seduta. Cloro e sale infatti sono pericolosi, perché ostacolano la guarigione.

Infine, per scongiurare le irritazioni, nelle due settimane successive al trattamento sarebbe bene non esfoliare o truccare la zona tatuata, né applicare creme diverse da quelle aftercare.

Come già detto, queste accortezze sono da adottare in ogni seduta di PMU, ma particolare attenzione va posta nei confronti di chi presenta problematiche cutanee.

Riassumendo:

 Il trucco permanente è indicato anche per le pelli delicate, basta solo adottare qualche accortezza

 Prima della seduta, è preferibile evitare di sensibilizzare ulteriormente la pelle esponendosi a sole e lampade UV e assumendo alcol e medicinali

Idratazione e riposo sono invece fondamentali

 Durante il trattamento, vanno utilizzati prodotti sterili e certificati e può essere utile detergere spesso la zona con appositi saponi e mousse

 L’aftercare prevede pulizia frequente e protezione da eventuali agenti irritanti

Il nostro consiglio per il tuo centro estetico:

 La nuova formula del Dormouse Green Soap, particolarmente indicata per la pulizia delle pelli più sensibili